Quando si fa la diagnosi

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Categoria: DSA
Pubblicato Giovedì, 10 Maggio 2012 09:49

La diagnosi viene posta alla fine del II anno della scuola primaria. Già alla fine del I° anno della scuola primaria, tuttavia, profili funzionali compromessi e presenza di altri specifici indicatori diagnostici (ritardo del linguaggio e anamnesi familiare positiva per DSA) possono anticipare i termini della formulazione diagnostica. Un'ulteriore strumento per la rilevazione di queste difficoltà è lo screening, inteso come ricerca-azione da condurre direttamente nelle scuole, da parte di insegnanti formati con la consulenza di professionisti sanitari. Esso andrebbe condotto all'inizio dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia con

l'obiettivo di realizzare attività didattiche-pedagogiche mirate a potenziare le abilità deficitarie. Nel caso in cui alla fine dell'anno permangano significativi segnali di rischio è opportuna la segnalazione ai servizi sanitari per l'età evolutiva.
La diagnosi viene effettuata da un equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatria Infantile, Psicologo e Logopedista. Come si comporta nello studio
Un dislessico si stanca più facilmente ed ha perciò bisogno di molta più concentrazione

Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato
Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la notazione musicale o qualsiasi cosa che necessita di simboli da interpretare
Può avere difficoltà nella lettura e/o scrittura di lingue straniere (es. inglese, latino, greco, ecc..)
Può scrivere una parola due volte o non scriverla
Può avere difficoltà nel memorizzare termini specifici, non di uso comune
Può avere difficoltà nello studio (storia, geografia, scienze, letteratura, problemi aritmetici) quando questo è veicolato dalla lettura e si giova invece dell'ascolto (es. registratori, adulto che legge, libri digitali)
Non prende bene gli appunti perché non riesce ad ascoltare e scrivere contemporaneamente
Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il punto
Un dislessico lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è sempre pressato dal tempo.